In questo numero di marzo dal titolo il mondo che verrà:
le più grandi scoperte scientifiche del 2021: L’intelligenza artificiale che predice la struttura delle proteine, i comportamenti anomali del muone, gli antivirali contro il Covid-19 e i traguardi della ricerca sulla fusione nucleare.
La scoperta dell’anno: l’intelligenza artificiale scopre la forma delle proteine. Con l’intelligenza artificiale tutto cambia. “Stiamo davvero parlando di strutture proteiche alla portata di tutti”, commenta Holden Thorp, direttore di Science.
Antivirali contro Covid-19: dopo i vaccini, quest’anno sono ricordati gli antivirali, altri farmaci utili nella lotta a Sars-CoV-2 e su cui si ripongono grandi speranze.
Che cosa è la Tomosintesi? La Tomosintesi è una tecnologia all’avanguardia che permette di studiare la mammella “per strati”, scomponendola
in tante sezioni dallo spessore millimetrico.
Anticorpi monoclonali contro il coronavirus e non solo Tra le scoperte dell’anno che sta per chiudersi si parla ancora di Covid-19 ricordando i traguardi della ricerca sugli anticorpi monoclonali. Ritenuti a lungo terapie quasi esclusive dell’ambito immunoncologico, Science ricorda invece come pian piano stiano arrivando anche negli armadietti dei farmaci contro le infezioni
Mdma contro disturbo post-traumatico da stress: ìrimanendo in ambito medico, il 2021 ha visto anche l’arrivo di alcune conferme sull’uso di sostanze psichedeliche in psichiatria. Da ricordare in particolare sono i risultati sull’uso dell’Mdma, una sostanza di interesse medico da decenni – nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress abbinato alla psicoterapia.
I successi in vivo di Crispr: Dopo il Nobel conquistato lo scorso anno, Crispr continua a far parlare di sé. Lo ha fatto, e a ragione, anche nel 2021, ricorda Science, con l’annuncio dei primi incoraggianti risultati relativi all’applicazione della tecnica di editing in vivo, ovvero direttamente nel corpo (e non su cellule prelevate e poi reinfuse, come avvenuto per esempio per l’anemia
falciforme e la talassemia).
La ricerca sugli embrioni: tema da sempre caldo, specialmente in Italia, quello della ricerca sugli embrioni, soprattutto per questioni etiche. Come studiare le primissime fasi di sviluppo di un organismo, fondamentali per migliorare per esempio le tecniche di fecondazione assistita?
Il cuore di Marte: per la categoria spazio quest’anno è stato l’anno di Marte, grazie alle scoperte rese possibili da Insight, il lander deputato ad ascoltare il terremoti marziani. Le analisi dei dati raccolti hanno permesso di tracciare un quadro dell’interno del pianeta.
Il muone che sorprende: C’è stata anche tanta fisica nell’anno che sta per chiudersi. Anche di quella che sorprende, quando il risultato di un esperimento contraddice le attese. In questo caso a sorprendere sono stati i muoni, particelle subatomiche, per cui un team di ricercatori internazionali ha calcolato le proprietà magnetiche grazie agli esperimenti condotti al Fermilab.
Buchi neri, missioni marziane e stelle di antimateria: l’astrofisico Jeremy Schnittman del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland ha utilizzato
un supercomputer per calcolare il percorso compiuto dai raggi di luce attraverso lo spazio-tempo deformato attorno ai buchi neri supermassicci simulati, i quali distorcerebbero la luce emanata dai gas caldi che li circondano.
Cosa ci attende nel secondo semestre 2022: sarà ancora un semestre di stretta convivenza con il virus Sars-Cov-2, tra nuove varianti e strategie per arginare la pandemia. Da una parte si cercherà ancora di comprendere l’origine della pandemia con l’Organizzazione mondiale della sanità che ha nominato un team di 26 scienziati a tale scopo. Dall’altra arriveranno nuovi vaccini anche con
piattaforme differenti da quella a mRna. Ma la vera sfida resterà vaccinare tutti, anche chi vive nei Paesi più poveri e difficili da raggiungere.
Esistono civiltà aliene cattive? Scienziato calcola probabilità che qualcuno possa invaderci
in questo numero di Aprile dal titolo, c’è vita nello spazio?
Trovate Super-Terre aliene che potranno essere abitate: Un esopianeta deve per forza assomigliare alla Terra per ospitare la vita? Queste super-Terre “lontane” possono trattenere l’idrogeno e l’elio gassoso che costituisce la maggior parte dei loro sistemi planetari durante la loro giovinezza. Insieme, l’idrogeno e l’elio costituiscono il 99,9% della materia normale conosciuta nell’universo.
Dove sarà costruita la prima base lunare? Il futuro della specie umana ormai è delineato come interplanetario, ma questo destino dovrà essere costruito un
passo alla volta, missione dopo missione, avamposto dopo avamposto.
Il nucleo esterno della terra sta cambiando: Il poco che sappiamo su quello che accade dentro al nostro pianeta viene dedotto dallo studio dei terremoti e dalle
onde sismiche che come dei fili emergono dalla superficie della Terra.
La Tomosintesi 3D, quali vantaggi ha rispetto alla mammografia tradizionale? Permette una maggiore accuratezza nell’individuazione delle lesioni tumorali, riducendo in modo significativo sia i falsi negativi che i falsi positivi.
Quattro amiche vogliono comprare l’isola delle Femmine: lo dice il nome e lo raccontano le leggende che aleggiano intorno al piccolissimo tratto di terra emersa al largo delle
coste palermitane, non lontano dall’aeroporto Falcone Borsellino. Isola delle Femmine a Palermo è stato sempre un territorio “in rosa” e questa zona protetta potrebbe oggi scrivere pagine nuove della sua storia, proprio per mano di quattro artiste creative e determinate.
Il Sistema Solare sta per iniziare a perdere i pianeti? Lo pensava Newton, ma due matematici hanno fatto i calcoli e garantiscono che possiamo stare tranquilli almeno per i prossimi 100.000 anni.
Signori, la sfera di Dyson può salvare l’umanità: una struttura teorizzata nel 1959, oggi potrebbe avvicinarsi alla realtà. Nel 1959 la rivista Science pubblica un breve articolo del fisico britannico Freeman Dyson. Il titolo è Search for Artificial Stellar Sources of Infrared Radiation. L’idea di Dyson era che alcune civiltà aliene molto avanzate avrebbero potuto circondare la loro stella di riferimento con una struttura molto grande e complessa, per usarne tutta l’energia. In questo modo avrebbero bloccato tutte le lunghezze d’onda che di solito intercettiamo in una stella, facendo fuoriuscire solo la radiazione infrarossa.