Benito Mussolini ha scelto di sviluppare l’EUR (Esposizione Universale di Roma) per diversi motivi:
- Simbolo del regime: Mussolini aveva l’ambizione di creare un quartiere monumentale che potesse rappresentare il potere e la grandezza dell’Italia fascista. L’EUR era un progetto ambizioso che rifletteva la visione di Mussolini di un’architettura monumentale e grandiosa, in linea con l’ideologia del regime.
- Esposizione universale: L’idea di realizzare un’Esposizione Universale a Roma era nata nel 1935, quando l’Italia aveva ottenuto l’incarico di organizzare l’evento previsto per il 1942. Mussolini vedeva l’EUR come un’opportunità per mostrare al mondo intero le realizzazioni e il progresso dell’Italia fascista, presentandosi come una potenza moderna e avanzata.
- Propaganda e legittimazione: L’EUR era anche uno strumento di propaganda per il regime fascista. L’area rappresentava una manifestazione tangibile dell’ideologia fascista, con la presenza di monumenti, edifici e sculture che esaltavano la romanità, la grandezza dell’Impero Romano e i valori del regime. L’EUR serviva a legittimare il governo di Mussolini e a promuovere la sua immagine come leader carismatico e potente.
- Riconversione dell’area: L’EUR fu costruito in un’area paludosa a sud del centro storico di Roma, che era stata oggetto di bonifica. Mussolini aveva intenzione di trasformare questa zona malsana e poco sviluppata in un quartiere moderno e monumentale, dotato di infrastrutture all’avanguardia. L’EUR fu un’opportunità per riconvertire l’area e dare una nuova immagine a Roma.
In sintesi, Mussolini scelse di sviluppare l’EUR come una dimostrazione del potere e della grandezza dell’Italia fascista, come strumento di propaganda e come occasione per trasformare un’area malsana in un quartiere moderno e monumentale.
L’idea di costruire l’EUR nacque durante il regime fascista di Benito Mussolini negli anni ’30. Mussolini aveva l’ambizione di organizzare l’Esposizione Universale del 1942 a Roma per celebrare il ventennale della Marcia su Roma e mostrare il potere e la grandezza dell’Italia fascista.
Il progetto dell’EUR fu affidato a un gruppo di architetti e urbanisti, tra cui Marcello Piacentini, che era uno dei principali architetti dell’epoca e il principale responsabile del piano urbanistico dell’EUR. Il quartiere venne concepito come una “città nuova” con ampi spazi aperti, monumenti e edifici rappresentativi dell’architettura monumentale fascista.
Tuttavia, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel 1939, l’Esposizione Universale del 1942 non si tenne mai e il progetto dell’EUR subì delle interruzioni. Dopo la guerra, la costruzione dell’EUR fu ripresa e venne completata negli anni successivi, sebbene con modifiche rispetto al progetto originale.
Oggi, l’EUR è diventato un importante quartiere di Roma, caratterizzato dalla sua architettura monumentale e dalle numerose attività culturali e commerciali che vi si svolgono.