Consigliere Carapella,come Commissione dei Lavori pubblici e Politica della casa, cosa avete fatto in questi anni per i giovani che non possono permettersi questi mutui così esosi?
Il problema casa è un problema enorme, ma la regione in questi cinque anni ha fatto molto, quando siamo arrivati non vi era, in tutta la regione Lazio, un solo cantiere di edilizia popolare.
Consigliere Carapella,come Commissione dei Lavori pubblici e Politica della casa, cosa avete fatto in questi anni per i giovani che non possono permettersi questi mutui così esosi?
Il problema casa è un problema enorme, ma la regione in questi cinque anni ha fatto molto, quando siamo arrivati non vi era, in tutta la regione Lazio, un solo cantiere di edilizia popolare.
Abbiamo impostato un programma in questi cinque anni che ha un po’ rivoluzionato la materia, citerei 3 provvedimenti a tal proposito; nel 2002 gli Istituti Case Popolari, sono stati trasformati, per una legge della regione, in aziende. Le aziende Ater sono 7 per tutte le provincie, di cui 3 nella solo provincia di Roma. E’ il più grande patrimonio pubblico di edilizia economica popolare che abbiamo in Italia. Tuttavia la manutenzione di queste strutture lasciava a desiderare, dai tetti ai giardini, alla mancanza di ascensori in alcune strutture. A questo proposito la regione Lazio è intervenuta con una grande campagna di intervento per l’ installazione di ascensori, la cui mancanza rischia di far vivere come reclusi gli anziani.
Cosi pure la regione ha stanziato centinai di milioni di euro per ricominciare la costruzione e l’assegnazione di case popolari per i giovani e non solo, tuttavia noi siamo consapevoli che a queste case accedono solo le categorie cosiddette fragili, ma anche per i giovani che non rientrano in queste categorie è problematico, non solo comprare una casa, ma anche pagare l’affitto.
A questo proposito abbiamo predisposto due azioni; la prima che prevede un fondo regionale di garanzia con Unionfidi, che si fa garante per i lavoratori “atipici” che vogliono acquistare una casa.
La seconda operazione, che vedrà a breve l’attivazione di un bando regionale di 68 milioni di euro, in accordo con le associazioni imprenditoriali, con l’associazione degli inquilini e con il comune di Roma, promotore del cosiddetto housing sociale.
L’idea è quella di mettere in cantiere delle case e poi metterle in affitto per 8, 15 , 25 anni, con gli affitti commisurati agli ingressi degli affittuari dando la possibilità alla fine del contratto di locazione di riscattare la casa.
Lei è sempre stato molto attento alle problematiche sociali, ma secondo lei la regione ha saputo essere accogliente e sensibile?
Roma è capitale del cattolicesimo e d’Italia, le istituzioni hanno fatto molto, ma bisogna lavorare di più per creare accoglienza tolleranza e inclusione. La rete di protezione sociale deve essere ampliata per evitare che si creino situazioni di disagio che portino ad un razzismo latente che tende a mettere in contrapposizione i più fragili degli italiani con i più fragili fra gli stranieri. Questa rete deve riguardare tanto gli italiani quanto gli stranieri e deve essere unita ad una seria cultura della legalità.
Privatizzazione dell’acqua, Padre Zanottelli ha detto: “maledetti voi”, lei cosa ne pensa?
Con il cuore sono con Padre Zanottelli, l’acqua è un bene pubblico è ho aderito in passato al movimento per sostenere quest’idea.Da consigliere comunale, ho partecipato al primo lungo dibattito per la privatizzazione della Acea, all’epoca si propose di lasciare il 51% della Acea come bene pubblico. Questa proposta del governo, questa volontà di Alemanno di accelerare il processo di privatizzazione di un altro 20% ai privati, sembra tanto un regalo elettorale per alcuni grandi gruppi privati.
Può dire quali sono i nomi?
Le banche, anche quelle francesi, ma prima di tutto il gruppo Caltagirone.
L’UDC ha appoggiato il PdL per questo motivo?
Questa potrebbe essere una pista di ricerca, questo poi lo vedremo. Il gruppo Caltagirone in ogni caso è una importantissima realtà a Roma.
Non se ne può parlare troppo male?
No, è una grande risorsa dell’economia italiana e romana, che bisogno ha di assumere il controllo di un bene pubblico.
Che bisogno ha?
E’ una scelta sbagliata anche dal loro punto di vista.
Qualcuno ha detto che i cittadini si controllano attraverso il mangiare, il bere e qualche altra cosa..
Noi abbiamo bisogno di difendere il 51% dell’Acea pubblica, si vende sulla base di un progetto di utilizzo delle risorse. All’epoca quando abbiamo venduto, l’abbiamo fatto per fare cassa e perseguire tre progetti principali: il ripristino delle condizioni igienico-idrico- sanitario delle borgate e delle periferie, la manutenzione urbana della città e per potenziare il sistema dei trasporti.
Veltroni disse: “Le aziende pubbliche possono essere indebitate”, lei cosa ne pensa?
Io penso che noi abbiamo avuto un periodo di ubriacatura liberista post reganiana, che ci ha portato dagli anni novanta in poi ad esagerare per quanto riguarda lo smantellamento delle aziende pubbliche, tranne poi ritrovarci ad oggi a ipotizzare una riacquisizione delle stesse…
Ma lei lo sa meglio di me… quando le cose vanno bene i ricavi vanno nelle tasche degli imprenditori dei cosiddetti circoli chiusi, quando le cose vanno male si scaricano sui cittadini i debiti..
Questo può darsi che succeda, noi dobbiamo ispirarci alla costituzione che dice che I’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, che tuttavia tutela la libertà di impresa, fatto salvo che questa impresa abbia una responsabilità sociale.
Lei è d’accordo con la scelta del nucleare?
Assolutamente no. Noi contiamo sul risparmio energetico, abbiamo fatto sorgere a Montaldo di Castro il più grande polo del solare di Italia.
Polveri più di centro Sinistra, Bonino più di Centro Destra, lei cosa ne pensa?
La Bonino ha tre caratteristiche fondamentali: è coraggiosa, è leale e soprattutto è coerente.
Perché si ricandida?
Penso di poter dare un contributo, c’è molto da fare, dall’autoriforma della Regione Lazio alla cura del Ferro attraverso il potenziamento dei treni e della metro, meno alta velocità e più collegamenti interni alla regione.
Cosa ne pensa di una vittoria di Ventola?
Ho firmato l’appello per la candidatura di Ventola, penso abbia una grande chance.
Chance della Bonino?
Penso ne abbia tante, sarà la sorpresa di queste elezioni.
E’ possibile visionare il video dell’intervista al seguente link: Italialivetube