Alcuni anni or sono, il quertiere Eur era amato da tutti i cittadini romani per il verde, le grandi strade e per alcune sedi storiche. Spesso l’Eur era meta di giovani e bambini accompagnati dai genitori. I giovani preferivano una passeggiata romantica lungo le sponde attrezzate del laghetto dell’Eur e i bambini preferivano il Lunapark. Gli anni sono passati e le mastodontiche promesse di un nuovo quartiere più funzionale e al passo con i tempi, nella realtà ad oggi, rasentano l’ilarità.
Il Museo “Mare Nostrum” è ancora una promessa lontana dalla realizzazione e le sponde del laghetto dell’Eur sono invase da detriti, un vero cantiere aperto senza data di fine lavori. Poi Le cosiddette Torri ex-finanze, abbandonate da anni e ad oggi è tutto fermo.Poi la grande Nuvola di Fuksas e il nuovo grande centro congressi, un cantiere aperto e inguardabile. Poi il Velodromo e tutti gli altri lavori mai terminati. Uno scaricabarile tra i vari attori per non ammettere una sola cosa certa: il fallimento di un progetto fin dall’inizio mediocre. Ma non basta, l’eur e tutto il Municipio IX continuano ad essere percorsi da fremiti di nuove grandi opere e nuove costruzioni. Il nuovo centro commerciale Maximo, sulla via Laurentina con l’incrocio di Tor Pagnotta, nuove unità abitative, nuove colate di cemento. La domande sono le seguenti: a cosa serve un nuovo centro commerciale? Nuove colate di cemento sono necessarie? Quando termineranno le opere in corso? Speriamo che L’Eur possa ridiventare un quartiere, di nuovo frequentato da giovani e bambini. Purtroppo questa è l’era dei nuovi barbari e la follia del profitto ad ogni costo crea disperazione, rabbia e forse nuove forme di violenza incontrollabili. La responsabilità è politica, ma quella politica che ha nomi e cognomi, oggi in parlamento e continuano a controllare i territori. Non bisogna meravigliarsi di Mafia Capitale, è solo la punta dell’iceberg e molte pagine bianche dovranno essere riempite. Lo scempio dei costruttori ha una destinazione precisa: riciclare i soldi sporchi. Riuscirà il procuratore Pignatone a far luce su un quadro talmente vasto e complesso che parte da molto lontano, dal nuovo piano regolatore di Roma. Ovviamente tutti sappiamo che oggi le banche non concedono prestiti per costruzioni, allora come vengono finanziate tali opere? Ci sono scandali sopiti, covano sotto la cenere. Un dato incredibile: perchè la provincia di Roma ha acquistato sedi presso i grattacieli dell’Eur? 67000 metri quadri per un importo pari a 263 milioni di euro. L’attuale governatore della regione Lazio Zingaretti era allora presidente della provincia di Roma.