Terzo ed ultimo dei nostri incontri con il Giornalista e Scrittore Benito Li Vigni. Quest’oggi abbiamo affrontato, in occasione dei 50 anni dalla sua morte, la ricostruzione della storia di Enrico Mattei, presidente Eni definito da molti “l’uomo della rinascita italiana”.
Benito Li Vigni è stato uno dei suoi più stretti collaboratori, ed è stato in grado di ripercorrere le tappe che portarono alla misteriosa scomparsa di Mattei, quando 50 anni fa il suo aereo esplose poco prima di atterrare. Mattei fu un uomo che per l’Italia rappresentò la rinascita del dopoguerra, si tratta di una storia che inizia nel 1944, in un paese distrutto dal conflitto bellico.
Fu partigiano e sfilò a Milano al fianco di Ferruccio Parri (futuro primo ministro), che gli conferì l’incarico di liquidatore dell’Agip, per volere degli americani che volevano fare dell’Italia una Colonia energetica. Ma Mattei punta alla ricostruzione, e dalla scoperta di giacimenti di Gas a Caviaga ha avvio una campagna di trivellazioni che presto creerà una estesa rete in tutta la valpadana, nel 1953 fonda l’Eni. In seguito concentra la sua azione di ricerca di fonti in Sicilia, dove nasceranno una Raffineria e una Petrolchimica.
Successivamente inizierà a puntare verso l’estero: La Persia dello Scià Reza Phalavi, L’Egitto di Nasser, La Libia, il Marocco, tutti accordi basati sulla formula del “fifty-fifty” contro le altre potenze colonizzatrici (inglesi e francesi in primis) che depredavano quelle regioni sottraendo la gran parte delle risorse energetiche. Enrico Mattei stringerà accordi anche con l’URRS, fatto che desterà non poco scandalo, siamo negli anni della Guerra Fredda.
Anche JFK vuole fare di Mattei un uomo della mediazione nei confronti dell’URRS, della Cina dell’Asia e dell’Africa, iniziano le trattative segrete a Roma, è l’inizio del 1962. In quel momento i Servizi Segreti Francesi e Inglesi decidono che è il momento di eliminare Mattei, la vicinanza degli Usa rientrava nell’obiettivo di limitare la potenza di Francia e Inghilterra nel Mediterraneo, sfruttando l’Italia.
Ma anche in Italia Mattei ha i suoi nemici: Fanfani, Cefis (in contatto coi servizi segreti inglesi e fondatore della P2). Il suo aereo viene sabotato, caricando dell’esplosivo che entra in azione il 26 Ottobre 1962, con lui muoiono il pilota e un giornalista americano. Il giornalista Mauro De Mauro, che indagava sul caso, fu ucciso, e nel 1972 la procura di Palermo stava per emettere mandati di cattura, ma l’inchiesta fu bloccata dai Servizi Segreti.
Ancora oggi dunque si cerca di far luce su un Giallo Italiano rimasto insoluto, e su questo argomento Benito Li Vigni ha scritto più di un libro: citiamo solo “La Grande Sfida” del 1944, e “Il caso Mattei” con Editori Riuniti nel 2004. A breve uscirà “Il secolo del Petrolio”, con tre capitoli dedicati alla figura di Enrico Mattei e JFK.
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